L’industria del riciclo e di carta e cartone supera l’obiettivo dell’Europa

C’è un un’Italia virtuosa, parliamo di quella del riciclo e di carta e cartone, che ha già raggiunto e superato l’obiettivo fissato dall’Europa al 2035.

Imballaggi, scatole che ritornano in vita, il settore che trasforma la carta da rifiuto a materiale commerciabile annovera in Italia circa 600 ditte. Fra queste c’è anche Galli srl, da sempre impegnata nel riciclo e nella valorizzazione di questo materiale nell’ambito della cosiddetta economia circolare.

Secondo il Rapporto Unirima 2021, in queste virtuose aziende italiane che impiegano quasi 20mila addetti si sono prodotte nel 2020 quasi sette milioni di carta da macero. Il lockdown ha cambiato le abitudini degli italiani e spinto gli acquisti online. Risultato? Imballaggi raddoppiati.

Un salto avanti di 15 anni. L’Italia anticipa e supera l’obiettivo dell’Europa sul riciclo di carta e cartone. Il target, fissato per il 2035, è l’85%. Il nostro paese, a fine ottobre 2021, è già all’87%.

L’industria del riciclo e di carta e cartone rappresenta dunque un’eccellenza italiana che detta la rotta all’intero settore dell’economia circolare.

È una carta che è diventata nuova carta, una materia prima che è stata ritrasformata dall’industria cartaria italiana per nuovi usi – ha detto al TG1 il direttore generale dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri), Francesco Sicilia. La carta infatti – dice Sicilia presentando il Rapporto UNIRIMA 2021 – ha molte vite, si riesce a riciclare più volte, porta benefici ambientali indiscutibili.

 

L’intero settore conta come detto circa 600 impianti di trattamento rifiuti recuperabili ai quali vengono conferite le raccolte differenziate di carta e cartone provenienti sia dai Comuni (rifiuti urbani) che da attività commerciali, artigianali, industriali e terziarie (rifiuti speciali) per produrre una Materia Prima (carta da macero) destinata alle cartiere e, con le imprese del trading.

Con i suoi 4 miliardi di euro di giro d’affari, il riciclo non fa bene solo all’ambiente ma è anche conveniente; la carta che rinasce in altra carta viene venduta all’estero. Oltre 100 € a tonnellata, uno dei prezzi più alti degli ultimi anni. Germania e Indonesia acquistano ad esempio moltissima carta riciclata dall’Italia.

L’economia circolare entra quindi sempre di più nella nostra vita e nei nostri consumi tanto che sulla rivoluzione verde investe anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Se i mesi scorsi sono stati decisivi per la regolamentazione del settore dell’economia circolare, con l’approvazione del decreto End of Waste e il recepimento del Pacchetto Economia circolare, i prossimi rappresenteranno uno snodo cruciale per l’Italia, che con il PNRR può ambire ad importanti investimenti, dando il via ad un ciclo virtuoso, già brillantemente avviato dalle imprese che Unirima rappresenta, fra cui Galli srl.

2021-11-01T15:12:11+00:00