Calano i consumi di plastica? Niente affatto. Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) dalla petrolchimica proverrà un terzo della domanda addizionale attesa per il 2030. E il mercato del recupero plastica sorride.
I trasporti continueranno a dettare la linea nei consumi petroliferi, ma la chimica salirà – secondo le previsioni dell’organismo dell’Ocse – dall’attuale 12% al 16% nel 2050.
Mentre per le auto si diffondono gradatamente propellenti alternativi al petrolio, per la plastica le soluzioni ‘verdi’ sono al momento dei fenomeni marginali se visti a livello globale. Dal 2000 i consumi di plastica a livello mondiale sono infatti quasi raddoppiati perché – scrive l’Aie – gli effetti sulla domanda sono di gran lunga superati dalla fortissima crescita dei consumi e dallo smaltimento nelle economie emergenti.
Il recupero della plastica dunque rientra – nonostante le aspettative di molti prevedessero il contrario – fra i settori in crescita.
E fra i servizi che offre Galli srl c’è proprio il prelievo dei rifiuti plastici presso i centri di stoccaggio delle aziende, specie quelle dell’alimentazione, della meccanica e delle ceramiche che risiedono nel comprensorio fra Modena, Sassuolo e Reggio Emilia.
Il trasporto della plastica viene effettuato con mezzi autorizzati nella sede di Castelnuovo Rangone dove il personale specializzato opera un’accurata cernita manuale e meccanica prima del lavaggio e della compattatura, che viene eseguito presso i rigeneratori di materia plastica dove il materiale viene lavato, granulato ed estruso.
I polimeri plastici recuperabili (LDPE, HDPE) vengono avviati al riutilizzo presso l’industria della lavorazione delle materie plastiche; carta e cartone vengono inviati agli impianti di rigenerazione della carta.