Rentri. Arriva la proroga

Nel corso delle votazioni sul Milleproroghe del 12 e 13 febbraio 2025, la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato otto emendamenti identici che chiedono la modifica delle tempistiche di iscrizione al RENTRI.

Cos’è il RENTRI
Il nuovo registro per la tracciabilità dei rifiuti è articolato in due sezioni: una anagrafica, che comprende i dati dei soggetti iscritti e altre informazioni specifiche relative alle autorizzazioni rilasciate dagli stessi per la gestione dei rifiuti; una di tracciabilità, che include dati ambientali sugli adempimenti previsti dagli articoli 190 e 193 del decreto legislativo 152/2006, e dati sui percorsi monitorati tramite sistemi di geolocalizzazione.

Il RENTRI sostituisce il SISTRI, un sistema approvato nel 2009 ma abrogato nel 2018, senza mai essere effettivamente entrato in funzione. I servizi per l’iscrizione al RENTRI sono stati attivati a partire dal 15 dicembre 2024 fino al 13 febbraio 2025, prima scadenza prevista dal D.M. 59/2023. A partire da questa data, entrano in funzione i nuovi modelli dei formulari di identificazione del rifiuto (FIR), e la vidimazione sarà esclusivamente digitale.

il Senato ha quindi dato il via libera a una serie di emendamenti nell’ambito dell’approvazione del milleproroghe che chiedono al Ministero dell’ambiente di posticipare di due mesi l’avvio del sistema digitale per le aziende con più di 50 dipendenti per le quali la legge impone il termine ultimo al 13 febbraio 2025.

Se il testo così come modificato verrà pubblicato in Gazzetta (entro il 25 febbraio 2025) e se il Ministero emanerà il decreto di modifica (ha 30 giorni di tempo per farlo dalla data di pubblicazione in Gazzetta) allora la data di avvio del Rentri slitterà al 13 aprile 2025.

Solo nel periodo che intercorrerà fra la pubblicazione del nuovo decreto ministeriale (che dovrebbe avvenire entro il 28 marzo) e il 14 aprile, si ritornerà al vecchio sistema.

2025-02-18T07:42:02+00:00